giovedì 26 aprile 2012

tortillas di mais ripiene di pollo e peperoni

Oggi vi porto in Messico a mangiare le tortillas, le famose sfoglie sottili di farina di mais o di frumento cotte su una speciale piastra (detta comal) con cui i messicani usano avvolgere o accompagnare altri cibi.
A seconda del tipo di ripieno e del modo in cui vengono ripiegate e cotte, le tortillas prendono nomi diversi e vi rimando da Veru per i particolari! ;)
Per la proporzione farina:acqua, ho seguito i consigli  sempre preziosi di Veru, per il procedimento invece ho seguito le istruzioni riportate sulla confezione della farina, così come per il ripieno ho seguito la ricetta riportata sulla scatola delle spezie. A propostito di questo... sulla scatola c'è scritto di mettere ben 2 cucchiaini di mix si spezie...ecco,  io vi consiglio di NON seguire alla lettera per il bene delle vostre papille gustative: per la prima volta in vita mia (e in genere tollero bene il peperoncino) mi sono uscite le lacrime ...oltre il fumo dalle orecchie!! Una punta di cucchiaino è più che sufficiente!




martedì 24 aprile 2012

Nidi di spaghetti con burrata

Ehilaaa!! C'è nessuno?? :-D
Eccomi di nuovo qui, di ritorno dalla breve "pausa" presa per andare a trovare i miei genitori che non vedevo da novembre!
Mi ero ripromessa di postare comunque delle ricette che avevo preparato prima di partire ma presa da mille cose, proprio non ce l'ho fatta e la sera quando in genere dedico il tempo al blog sono crollata nel letto insieme ai miei bambini se non prima di loro! ;-)
E' andato tutto bene, a parte il tempaccio... sono partita da Messina che era quasi estate e mi sono ritrovata praticamente in inverno, il raffreddore per tutti è stato una ovvia conseguenza!
Unica nota stonata: il mio adorato cinquantino (l'obbiettivo della mia terza creatura) si è rotto... nooooo!!! :( spero che me lo aggiustino presto! :((
Nel frattempo vi propongo questi nidi di spaghettoni, che fanno tanto primavera! E' un ottimo modo per trasformare in pochissime mosse i soliti spaghetti con il pomodoro!
La ricetta l'ho presa da sale &pepe di aprile,  l'ho modificata pochissimo ( in parentesi gli ingredienti richiesti in originale): è un primo gustosissimo, semplice

sabato 7 aprile 2012

la pastiera napoletana e tanti auguri di buona Pasqua!

La pastiera è uno di quei capisaldi della cucina napoletana e le sue origini, molto antiche, si confondono tra mito e leggenda.
Si narra che la sirena Partenope restò incantata di fronte alla bellezza del golfo di Napoli che si estende tra Posillipo ed il Vesuvio e decise di fissare lì la sua dimora.  
Ogni primavera la bella sirena emergeva dalle acque ed allietava con il suo canto gli abitanti del golfo.
La sua voce era così soave che tutti accorrevano rapiti ed affascinati per ascoltarla.
E così gli abitanti dei villaggi del golfo, commossi per i canti così dolci e pieni d'amore a loro dedicati, decisero di ringraziare Partenope con quello che avevano di più prezioso: inviarono al cospetto della sirena sette fra le fanciulle più belle recanti in dono sette cesti pieni di farina, forza e ricchezza della campagna, ricotta, omaggio di pastori e pecorelle, uova, simbolo della vita che sempre si rinnova, grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura, l'acqua di fiori d'arancio, perché anche i

mercoledì 4 aprile 2012

Cuddure cull'ova

Dopo i panini di cena , un'altra specialità del periodo pasquale legata alla tradizione siciliana è la "cuddura cull'ova".
E' ai greci che se ne deve l'origine: il termine "cuddura" deriva infatti dal greco "koullura" che significa "corona" ed era così che venivano chiamati dei pani votivi a forma di ciambella, portati infilati in un bastone o nel braccio, da offrire in dono agli dei.
La presenza delle uova va ricondotta ad antichi riti pagani in occasioni dei quali era uso scambiarsi le uova come simbolo di fecondità.
Con il passare dei secoli questa tradizione, come molte altre, sono state ricondotte al cristianesimo e la cuddura è diventato un dolce pasquale, le uova come simbolo della Pasqua in generale e della rinascita e della resurrezione in particolare.
Le forme sono moltissime: corona intrecciata, campana, colomba stilizzata, cuore, il panierino, 'u panaru che si dona per augurare abbondanza. In tutte però il comune denominatore sono le uova messe sempre in numero dispari (ma non chiedetemi il perchè!)

martedì 3 aprile 2012

Mezze penne allo zafferano con fave, cipollotto fresco e ricotta di pecora

Capita anche a voi di  rivalutare  un alimento che fino a poco prima non apprezzavate per niente, ma proprio niente niente? 
Ecco a me è capitato con le fave. 
Non sono mai stata un'amante delle fave, vi dico la verità mai piaciute, eppure non so spiegarvi nè come nè perchè quando ieri le ho viste così belle dal fruttivendolo ne ho comprato un sacchettino.
Pensavo che a mio marito piacessero... ne ero sicura al 100% e mi sbagliavo!! Questo a dimostrazione che si scoprono sempre cose nuove anche a distanza di più di 10 anni! :D
Comunque queste fave in qualche modo andavano consumate no?
Ho ricevuto il divieto assoluto di lasciarle crude (da mangiare insieme al pecorino) e/o di farci il "macco" che non ho mai provato ma che, a questo punto, credo che sperimenterò prossimamente.
Va bene, ma allora che farci?
I mie soliti due neuroni, cip&ciop, che santocielo hanno potuto riposare solo 4 ore questa notte, grazie ai molari di