Chi abita in Sicilia, saprà certamente che già dalla metà di ottobre le vetrine delle pasticcerie si riempiono di meravigliosi cesti pieni zeppi di frutta martorana e di vassoi di "ossa di morto", biscottini di pasta garofanata. Una gioia per gli occhi, la frutta è talmente bella che sembra vera, e per il nostro palato anche se l'indice glicemico schizza alle stelle!
Per me è stata una vera sorpresa scoprire che queste specialità vengono preparate in occasione della commemorazione dei defunti. Infatti c'è un'antica tradizione che vuole che si faccia trovare ai bambini un dono e un cestino pieno di questi dolcetti, raccontando che è stato lasciato per loro da un nonno o una nonna che non c'è più.
A dire il vero ho trovato la cosa un pò macabra all'inizio, ma poi mio marito mi ha fatto capire che in realtà, il significato di questa tradizione sta nel far vivere ai bambini questo giorno come un giorno di festa, infatti qui si chiama "la festa dei morti", per celebrare con il sorriso dei bambini il ricordo della vita di chi non c'è più.
E allora, in un momento come questo di globalizzazione, dove ormai le zucche ed i mostri di Halloween sono
ovunque, è giusto guardare al nuovo, ma è altrettanto giusto non dimenticare da dove veniamo e coltivare e tramandare anche le nostre tradizioni perchè non vadano perse.
ovunque, è giusto guardare al nuovo, ma è altrettanto giusto non dimenticare da dove veniamo e coltivare e tramandare anche le nostre tradizioni perchè non vadano perse.
Così dato che io sono molto curiosa di natura, ho voluto cimentarmi nella preparazione delle "ossa di morto" o "morticini". Una cosa dell'altro mondo (scusate il gioco di parole :D) dato che qui nessuno più le prepara in casa! Duro e croccante, è un unico biscotto molto speziato, profuma di cannella e chiodi di garofano, composto da due "corpi" uno bianco, cavo, che si frantuma facilmente e che ricorda proprio le ossa, e uno scuro durissimo.
La ricetta l'ho scovata qui, ma come al solito ho modificato qualcosa negli ingredienti ed innovato la tradizione nel procedimento!
Ingredienti
|
Procedimento
Pesare tutti gli ingredienti e mettere la farina in un impastatrice o nel robot da cucina con le lame.
Scaldare l'acqua e quando arriva quasi ad ebollizione spegnere la fiamma e versarvi lo zucchero, il miele e le spezie. Si otterrà uno sciroppo granuloso dal momento che lo zucchero non può sciogliersi del tutto vista la concentrazione molto alta.
Lasciare intiepidire per 5 minuti e versare lo sciroppo a filo sulla farina facendo lavorare l'impastatrice. Impastare fino a quando non si otterrà un impasto sodo e omogeneo.
Trasferire su un piano da lavoro infarinato, dare la forma di una palla e ricavare subito tanti filoncini di circa 1,5-2 cm di diametro. Tagliare in diagonale a tocchetti di 3 cm di lunghezza. Decorare, se si vuole, imprimendo su ogni tocchetto i rebbi di una forchetta.
Ora la tradizione vuole che questi tocchetti vadano messi ad asciugare sotto il caldo sole siciliano, coperti da un velo, per almeno 3 giorni. Non devono essere mai capovolti. La parte inferiore deve restare umida.
Alternativamente si possono fare "asciugare" in forno un pò come delle meringhe.
Posizionare i tocchetti su una teglia rivestita di carta forno, io li ho messi su pietra refrattaria, accendere il forno e impostare la temperatura a minimo (nel mio forno a gas corrisponde a circa 50°C) inserire la teglia nel forno e lasciare lo sportello un pò aperto per fare uscire l'umidità (io ci metto un cucchiaio di legno per non farlo chiudere) e lasciare asciugare per 2-3 ore facendo sempre attenzione alla temperatura.
Quando i tocchetti saranno diventati bianchi, trasferirli, distanziandoli, su una teglia rivestita di carta forno inumidita e strizzata ed infornare a 180°C per una decina di minuti.
In forno succederà una magia! Dalla base umida del guscio bianco secco fuoriescerà l'interno (data l'alta percentuale di zucchero questo fonde e fuoriesce) dando vita quasi ad un nuovo biscotto attaccato al guscio.
Si conservano per settimane in una scatola di latta o in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente.
Nota1: io ho utilizzato la carta forno riutilizzabile tescoma, per cui ho inumidito la base dei biscotti passando un pennellino con l'acqua.
Nota2:
Naturalmente mi rendo conto che 3 ore di forno elettrico acceso, anche se a minimo, è comunque un consumo eccessivo di corrente, per cui il mio consiglio è di lasciarli asciugare all'aria per almeno 1 giorno, se avete i termosifoni accesi potere mettere il vassoio vicino, e poi terminare l'essiccazione in forno.
che buoni li conosco molto bene,ti sono venuti davvero bene!!
RispondiEliminagrazie! :-)
EliminaLi avevo sentiti nominare ma non li avevo mai visti. Son proprio bellini così scavati :D Magia!
RispondiEliminaE' vero!! è una magia!! :D :D
EliminaEvviva la tradizione! ... non li ho mai provati ma sembrano buonissimi, in questi giorni il sole però latita per cui bisognerà utilizzare il forno per farli asciugare, ma sono sicura che verranno bene lo stesso.
RispondiEliminaSe leggi bene li ho asciugati proprio nel forno! ;-)
Eliminabuoniiiiiii...da buona milanese proprio non conoscevo l'esistenza di questi biscotti! Che delizia devono essere...
RispondiEliminaUn abbraccio!
Sono ottimi!!! Io li ho scoperti solo di recente, diciamo da quando ho conosciuto mio marito! ;-) baci!
Eliminawow! i tuoi biscotti assomigliano molto a quelli dei bar e pasticcerie! complimenti!
RispondiEliminanella città dove vivo io la frutta martorana non manca tutto il anno, io personalmente non vado pazza.... :)
grazie Vica! Si sono proprio quelli anche per il sapore! Ad essere sincera neanche a me piace la frutta martorana, troppo dolce! Comunque è vero che si trovano tutto l'anno ma per tradizione si preparano soprattutto in questo periodo, facci caso,vedrai tante forme diverse che in genere non fanno come l'uovo nel tegamino o il panino con la "mortadella" ;-)
EliminaDesidero da anni fare questi biscotti( mi piacciono tantissimo e quando li compro al panificio se non sono finiti non mi do pace).Grazie per la ricetta,sei stata bravissima.
RispondiEliminaanche tu come me non hai pace fino a quando non sono finiti eh? meno male non sono l'unica! :D :D
EliminaEffettivamente un po' macabra la storia e il nome, peró li trovo divertenti e devono essere buonissimi. Non li avevo mai sentiti prima...
RispondiEliminaVero che è macabra la tradizione del regalino?? :/ I biscotti provali, ne vale la pena! ;-)
EliminaNon potevo perdermi il post
RispondiEliminale ossa fanno parte della mia infanzia e di tutta la mia vita ne mangio da Novembre a Natale e tesoro mi hai riempito davvero d'entusiasmo!!!!!!!!!!
Complimenti Laura e credimi la ricetta è stata una sorpresa così come la magia che compie il biscotto nel forno!!!!!!Incredibile...non sapevo proprio che venisse fuori così...Insomma GRAZIEEEEEEEEEEEEEE
Sei stata bravissima!!!!!!
Ti abbraccio forte
Ciaooooooooooo vicina
e un bacione ai bimbi che spero stiano meglio
Ciao vicina di Stretto!!! :D la ricetta ed il risultato hanno sorpreso anche me! Sono buonissimi e facilissimi da realizzare, provare per credere! :D un bacione!
EliminaI bimbi non si sono ancora ripresi del tutto... :-( ora abbiamo anche la tosse brutta! O.o'
che belli questi biscotti, non ne conoscevo l'origine..
RispondiEliminali proverò molto volentieri^_^
ciao Anna! Si provali! Però non garantisco il rusultato con una farina GF... ;-)
EliminaChe meraviglia questa ricetta!!! :D
RispondiEliminaIo amo Halloween proprio perchè trovo che sia sempre esistita anche nella nostra tradizione, raccolgo i ricordi di colleghe e amici della regione in cui vivo e tutti parlano di lenterne accese la notte del 31, di zucche poggiate sui davanzali, svuotate e con i lumini dentro...gli americani hanno solo reso il tutto a modo loro, ma ( e questi biscotti lo dimostrano) questa festa è nostra quanto loro!!
Me la segno per il prossimo anno, è perfetta!!
ciao loredana
Alla fine c'è una base comune un pò per tutte le civiltà! :-)
Eliminabaci!
Ohh che carini, sono simili a degli gnocchi e non sono difficili da preparare! Non li conoscevo, che bella idea!
RispondiEliminaE' vero sono proprio degli gnocchi "essiccati" e cotti! :D :D davvero buoni!! ;-)
Eliminaè davvero bellissimo scoprire sempre nuove ricette di tradizioni diverse!
RispondiEliminagrazie per la ricetta!
un bacio e buona domenica
grazie e buona settimana!
Eliminastupende le foto!!! *_*
RispondiElimina*__* ma grazie!!! :D :D
EliminaMi è venuta voglissima di prepararli!!! I termosifoni sono accesi, quindi... ;)
RispondiEliminapoi voglio sapere come sono venuti eh!! :D
EliminaChe bontà! Saranno friabilissimi!!!!
RispondiEliminaNo Giuliana non sono friabili, il guscio bianco è duro ma quando si morde si frantuma subito, la base scura sotto è dura, ma si scioglie in bocca! :D
Eliminanon pensavo mai che fosse un unico biscotto e che ci fosse la magia....da buona siciliana fanno parte della mia tradizione ...che spero adesso diventi anche culinaria grazie alla tua ricetta
RispondiEliminahai visto? io non mi davo pace perchè non capivo come caspita facevano ad incollare i due biscotti!!! :D :D
EliminaNon li conoscevo questi biscotti magici. Ho letto tutta la procedura proprio perchè incuriosita dal loro aspetto così particolare. Che meraviglia i dolci della tradizione. E' importantissimo tramandarli. E i tuoi sono bellissimi. Hai le mani d'oro.
RispondiElimina*__* grazie per il complimentone delle mani d'oro! anche tu le hai! :D Sono contenta che la pensi come me sulle tradizioni da tramandare, io non sono siciliana, ma sto cercando di imparare anche le tradizioni di mio marito per mantenerle vive nei miei bambini! :-)
Eliminadavvero squisiti, non conoscevo questa ricetta, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaSono una droga... uno tira l'altro! :D baci!
EliminaQuesti proprio non li conoscevo e devono essere proprio squisiti! Mi sa proprio che uno tira l'altro :-) Bacioni cara e buona settimana
RispondiEliminaE' bello riscoprire le nostre tradizioni e tramandarle ai nostri figli :-) Sono biscotti particolari questi ossicini, ma sicuramente buonissimi!
RispondiEliminaPensa che a Cuneo un'amica di famiglia mi fece assaggiare le loro famose ossa di morto e però erano delle meringhe a forma di osso con delle mandorle intere alla fine per simularne i nodi!
RispondiEliminaQueste che fanno in Sicilia sono molto diverse ma sembrano davvero BUONE! Cero hai ragione 3 ore di forno elettrico sono un po' tante ma per una volta si puo' fare! baciii :)
ciao passavo a salutarti <3
RispondiEliminacome va?
bellissimo il tuo blog complimenti, ti ho appena scoperta! passa da me se ti va! ho un contest in corso divertente!
RispondiEliminaLi ho acquistati gia pronti in sicilia ma sono praticamente immaggiabili sembrano pasta cruda dura tanto che ho pensato mica banno cotti vome pasta
RispondiEliminaSono arrivato a 30 minuti di cottura se continuavo si sarebbero bruciati ma lo zucchero non è uscito per niente. quelli della pasticceria sono vuoti dentro i miei no. dove sbaglio? Ho impastato 200 g di farina 00 con uno sciroppo di 200 g di zucchero e 50 g di acqua e gli aromi. Ho fatto asciugare due giorni ed ho infornato a 180 gradi.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina