Ci sono giorni che volano via veloci felici e sereni nonostante tutto e poi invece ti trovi catapultata in situazioni irreali che mai avresti immaginato solo un paio di ore prima.
E ti ritrovi sola, nel buio, con mille paure addosso, come travolta da un fiume in piena, con un macigno sul cuore che pesa il doppio perchè tuo marito è lontano e ti senti doppiamente responsabile. E nelle tue orecchie rimbombano solo le parole dei medici del pronto soccorso che stanno intorno a tuo figlio, disidratazione, scompenso, collasso. E il tuo cuore si ferma e si rompe in frantumi e batte così forte che quasi esce dal petto.
Poi tutto passa (e so di essere una mamma fortunata), le giornate riprendono il loro ritmo tranquillo, a fatica risali la china e cerchi di buttarti tutto alle spalle. Come se fosse stato solo un incubo.
E ci sono le piccole cose, come la tua bimba che ti scrive sul vetro appannato della cucina "ti voglio tanto bene mamma", o il tuo piccolo che afferra e finalmente mangia con gusto una semplice fetta di torta di carote.
Devo ringraziare Ely per l'idea della torta di carote con l'olio di riso. L'ho vista, ho letto tutto e l'ho rifatta subito. Mi ha